Da diverse settimane, i ribelli Houthi nello Yemen hanno lanciato una serie di attacchi, mediante droni e razzi, contro le imbarcazioni commerciali in transito nel Mar Rosso, in particolare nello strategico stretto di Bab al-Mandab, un vitale passaggio che collega il Mar Rosso al Mar Arabico.
Il movimento Houthi ha giustificato tali aggressioni come un sostegno al popolo palestinese nella lotta contro l’aggressione e l’assedio a Gaza da parte di Israele.
I ribelli Houthi, dotati di un significativo arsenale di missili balistici e droni d’attacco di provenienza iraniana, affermano di aver preso di mira navi riconducibili ad Israele o ai suoi alleati occidentali. In risposta a questa escalation, l’11 gennaio, le forze armate statunitensi e britanniche, in collaborazione con altri alleati, hanno intrapreso i primi contrattacchi, mirando agli armamenti Houthi nello Yemen.
Il movimento Houthi, conosciuto anche come “Ansarallah” o “Sostenitori di Dio”, costituisce un elemento cruciale della complessa guerra civile in corso nello Yemen da quasi un decennio. Emerso negli anni ’90, guidato da Hussein al-Houthi, il gruppo estremista in questione fu concepito come una risposta alla marginalizzazione degli Zaiditi, una costola secolare dell’Islam sciita, da parte del regime sunnita emerso dopo la guerra civile del 1962.
Nel 2014, le forze Houthi hanno preso d’assalto la capitale dello Yemen Sanaa e hanno rovesciato il governo riconosciuto a livello internazionale e sostenuto dai sauditi, scatenando una guerra civile. Il conflitto si è trasformato in una guerra più ampia nel 2015, quando una coalizione a guida saudita è intervenuta nel tentativo di sconfiggere gli Houthi.
Otto anni dopo, la coalizione non è stata in grado far terminare il conflitto e ad oggi, gli Houthi continuano a controllare gran parte dello Yemen.
Il 19 ottobre 2023, a seguito del nuovo conflitto sviluppatosi tra Israele e Palestina, il movimento Houthi ha intensificato i suoi attacchi, prendendo di mira le navi nel Mar Rosso collegate a Israele e dichiarando il loro sostegno incondizionato alla causa palestinese.
Sebbene gli Houthi non abbiano la stessa capacità di organizzazioni come Hamas e Hezbollah, gli attacchi alle navi commerciali nel Mar Rosso pongono una minaccia significativa per Israele e i suoi alleati. Inoltre, il Mar Rosso rappresenta un corridoio vitale per il commercio mondiale.
Attaccando le navi commerciali che solcano il Mar Rosso, i ribelli Houthi dello Yemen hanno causato la più grande interruzione del commercio globale dai tempi della pandemia di Covid-19. Le compagnie di navigazione, onde evitare tali attacchi, hanno provveduto a dirottare gran parte del normale traffico di container, petrolio e gas naturale verso la punta meridionale dell’Africa, un viaggio più lungo e costoso. Difatti, in risposta a questa minaccia, quattro delle principali compagnie di navigazione globali, Maersk, Hapag-Lloyd, CMA CGM Group ed Evergreen, insieme a colossi petroliferi come BP, hanno sospeso le spedizioni attraverso il Mar Rosso, provocando un notevole aumento dei prezzi di petrolio e gas.
Nel 2021, l’incidente della nave Ever Given nel Canale di Suez ha enfatizzato l’importanza cruciale di questa rotta marittima, collegando lo stretto di Bab-el-Mandeb alle coste dello Yemen e al Canale di Suez nell’alto Egitto. Essa rappresenta un nodo fondamentale per il commercio globale, con il 12% del volume complessivo e il 30% del traffico mondiale di container che transita attraverso di essa.
Il blocco dell’Ever Given per quasi una settimana ha generato significative ripercussioni, causando prolungate interruzioni alle catene di approvvigionamento globali e stime di perdite fino a 10 miliardi di dollari al giorno.
Le forze Houthi, mediante l’uso di droni e missili, hanno dimostrato una crescente sofisticatezza tattica, suscitando preoccupazioni sul loro possibile approvvigionamento da parte dell’Iran. In relazione a ciò, gli Stati Uniti hanno segnalato il sequestro di armamenti provenienti dall’Iran su un peschereccio diretto allo Yemen, mentre la nave iraniana MV Behshad è sospettata di fornire supporto logistico agli Houthi.
Di fronte a questi attacchi e alle conseguenti problematiche legate alla sicurezza e al commercio, gli Stati Uniti, il 19 dicembre 2023, hanno istituito l’Operazione Prosperity Guardian, una coalizione internazionale per proteggere il traffico commerciale nel Mar Rosso. La task force comprende nazioni come Regno Unito, Francia, Italia, Spagna, Bahrain, Seychelles, Paesi Bassi, Canada e Grecia, ma è stata oggetto di critiche per i contributi inadeguati.
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